“Voci dall’Inferno” è un progetto che nasce nel 2018: in questi anni si è avvalso della collaborazione di tanti studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale e oggi conta sulla collaborazione con il CNR, con AIUCD, con il CDEC e con molti studiosi italiani e stranieri. Molte sono le testimonianze che dal 2018 sono state letteralmente scoperte: voci di ex-deportati nei campi di sterminio ancora inedite e che il progetto tutela, conserva e studia. Dal 2021 “Voci dall’Inferno” è una ‘voce’ degli eventi legati al Giorno della Memoria: nelle scuole, presso le istituzioni, presso le Università.
Descrizione del progetto:
Nei campi di concentramento nazisti morirono circa 20 milioni di persone. Tra queste, giovani e anziani, uomini e donne, ebrei, dissidenti e omosessuali. Solo il 10% dei deportati sopravvisse. Il progetto “Voci dall’Inferno” mira a raggiungere due obiettivi chiave:
a) creare un archivio digitale completo: codificando un corpus di testimonianze non letterarie che includa sia fonti scritte che orali;
b) analizzare l’uso della lingua di Dante: identificando la presenza di lessico e di immagini dantesche dentro le testimonianze.
Attualmente, il progetto contiene 47 testimonianze, di cui 29 trascritte in testo integrale e 18 codificate utilizzando il formato XML-TEI. Questo progetto è promosso da un contesto multidisciplinare ed educativo con esperti in discipline umanistiche e informatiche. I risultati del progetto saranno diffusi tramite un’applicazione web di facile utilizzo basata su una base XML. Sebbene sia attualmente in fase di prototipazione, l’applicazione vanta diverse funzionalità, tra cui un motore di ricerca per testimonianze, termini o frasi all’interno del corpus. Inoltre, un’interfaccia di navigazione consente agli utenti di leggere e ascoltare le testimonianze originali, mentre uno strumento di visualizzazione consente un’esplorazione più approfondita del contenuto del corpus. Aderendo alle linee guida della Text Encoding Initiative (TEI), il progetto garantisce un archivio digitale strutturato, allineato ai principi FAIR per l’accessibilità e la riutilizzabilità dei dati.